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Claim cosmetici: tutto quello che c’è da sapere per non farsi ingannare.

Claim Cosmetici: Cosa Dice la Legge e Come Evitare Errori Illegali

Benvenuti sul blog di Mara Calesso! Oggi affrontiamo un tema molto importante nel mondo della cosmetica: i “claim cosmetici”. Capire come comunicare correttamente le proprietà dei nostri prodotti è fondamentale per non incorrere in sanzioni e, soprattutto, per rispettare la fiducia dei consumatori.

Cosa Sono i Claim Cosmetici

I claim cosmetici sono tutte quelle affermazioni riportate sulle confezioni o nella comunicazione di un prodotto, che ne descrivono le caratteristiche, i benefici e le prestazioni. Ad esempio, “protegge la pelle”, “idrata in profondità”, “combatte le rughe” sono tutti esempi di claim.


Le Norme Europee da Conoscere

  • Regolamento (UE) n. 655/2013: stabilisce i criteri comuni che tutti i claim cosmetici devono rispettare, ovvero legalità, veridicità, supporto con prove, onestà, correttezza, e capacità di far compiere scelte consapevoli.
  • Regolamento (CE) n. 1223/2009: è la “legge base” sulla sicurezza dei prodotti cosmetici nell’Unione Europea, con requisiti specifici su formulazioni, ingredienti consentiti e informazioni da fornire al consumatore.

I 6 Criteri Comuni

Secondo il Regolamento (UE) n. 655/2013, i claim cosmetici devono essere:

  1. Legali: conformi alle normative vigenti.
  2. Veritieri: non devono ingannare il consumatore.
  3. Supportati da prove: test, studi clinici o bibliografia scientifica.
  4. Onesti: comunicazione chiara e trasparente.
  5. Corretti: niente denigrazione degli altri prodotti, niente promesse non realistiche.
  6. Utili a una scelta informata: permettono al consumatore di comprendere il beneficio reale.

Cosa Evitare Assolutamente nei Claim

1. Affermazioni di tipo medico o terapeutico

Un cosmetico non è un farmaco. È quindi vietato scrivere claim come “cura l’acne”, “guarisce la psoriasi” o simili.

2. Promesse Impossibili o Risultati Garantiti al 100%

Evitare espressioni come “efficacia immediata e permanente” o “risultati garantiti al 100%”, a meno che non si disponga di dati scientifici a supporto (anche in tal caso, la promessa assoluta risulta comunque ingannevole).

3. “Senza Parabeni” o “Senza Conservanti”

Molto spesso si vedono claim come “senza parabeni” o “senza conservanti”.

  • Senza Parabeni: i parabeni sono ingredienti permessi dalla legge quando usati entro i limiti previsti. Indicare “senza parabeni” implica, in modo scorretto, che i parabeni siano pericolosi, facendo leva su timori ingiustificati.
  • Senza Conservanti: questo claim risulta falso perché i cosmetici devono contenere conservanti (o comunque ingredienti con funzione conservante) per evitare la proliferazione microbica e garantire la sicurezza d’uso.

Citare l’assenza di un ingrediente consentito dalla normativa (come i parabeni) o sostenere l’inesistenza totale di conservanti è considerato un vantaggio sleale e può trarre in inganno il consumatore. È scorretto e illegale secondo il Regolamento (UE) n. 655/2013.

4. Claim “Sicuro al 100%” o “Non Testato su Animali”

  • Sicuro al 100%: nessun prodotto può essere definito “totalmente sicuro” perché la sicurezza dipende sempre dalle condizioni di uso e dalla sensibilità individuale.
  • Non Testato su Animali: nell’Unione Europea, i test su animali per i prodotti cosmetici finiti sono vietati dal 2004, e per gli ingredienti cosmetici dal 2013. Quindi non è un vantaggio speciale di un singolo brand, ma una norma obbligatoria.

5. Uso Improprio di Termini Scientifici

Termini tecnici o complicati che possano apparire come “miracolosi” e fuorviare il consumatore vanno evitati, a meno di fornire spiegazioni e prove adeguate.

NON ESISTONO cosmetici senza conservanti: chi lo dichiara, commette una frode. I cosmetici infatti devono durare almeno 36 mesi da sigillati e generalmente 6 o 12 mesi da aperti (secondo il PAO indicato nella confezione). E’ impossibile quindi che non esistano i conservanti. Molte aziende dichiarano il falso e ingannano i consumatori.

Come Formulare Corretti Claim Cosmetici

  1. Basarsi su test e studi: ogni beneficio dichiarato deve essere supportato da evidenze.
  2. Utilizzare un linguaggio chiaro: spiegare le funzioni in modo comprensibile, senza promesse eccessive.
  3. Evitare confronti fuorvianti: non screditare prodotti concorrenti.
  4. Rispettare le normative: consultare il Regolamento (UE) n. 655/2013 e quello (CE) n. 1223/2009, oltre alle linee guida UE e ai pareri del Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (CSSC).

Perché la Correttezza dei Claim è Fondamentale

  • Tutela della sicurezza del consumatore: claim ingannevoli possono indurre a uso improprio dei prodotti o false aspettative.
  • Fiducia nel Brand: una comunicazione trasparente aumenta la credibilità del marchio.
  • Conformità legale: evitare sanzioni e richiami da parte delle autorità di controllo.

Conclusioni

Quando si tratta di claim cosmetici, è essenziale attenersi alle normative vigenti e mantenere sempre al centro la sicurezza e l’informazione corretta del consumatore. Slogan come “senza conservanti” o “senza parabeni” non sono soltanto ingannevoli, ma anche illegali secondo le direttive europee.

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Fonti Normative Principali:

(Articolo a cura di Mara Calesso. Se vuoi approfondire l’argomento o hai dubbi sulla corretta etichettatura dei tuoi cosmetici, contattaci!)

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